Il progetto…
Il progetto “Linea di Boe” nasce dalla volontà delle Amministrazioni locali al fine di creare una strategia mirata a garantire la protezione e il risanamento dell’ecosistema marino dell’Arcipelago Toscano con l’idea di assicurare la correttezza ecologica delle attività economiche connesse, rendendolo fruibile a tutte le persone che volessero godere del patrimonio naturalistico delle coste e dei fondali ancora incontaminati.
Sono perseguiti quindi due punti fondamentali: la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione delle risorse ambientali, auspicando per questo motivo un maggiore interesse anche dal punto di vista turistico e la destagionalizzazione in considerazione del fatto che i subacquei giungono sulle Isole in gran numero soprattutto in primavera e autunno.
Il progetto “Linea di Boe” è stato caldamente sostenuto dal Consorzio Elbano Diving con l’obiettivo di creare delle micro-aree protette in cui potersi immergere in assoluta tranquillità e sicurezza poiché nelle vicinanze – 50 metri – sarà vietato il traffico dei natanti.
E’ auspicabile che tale progetto, in conseguenza della presenza del divieto di pesca, porti al ripopolamento della fauna marina e soprattutto alla salvaguardia del fondale marino poiché si evita di gettare ogni giorno decine di ancore per l’ormeggio.
La collocazione delle boe è stata attentamente studiata da una equipe di tecnici ed esperti coordinata dagli Uffici preposti e dal CED , il quale ha messo in campo uomini e mezzi per coadiuvare le Amministrazioni nella realizzazione di tale progetto.
Sia il CED che i rispettivi Comuni hanno ricevuto i complimenti da parte delle varie istituzioni oltre che da personaggi di spicco della subacquea e da ARPAT, ente che si occupa del monitoraggio della salute del mare. In particolare, i biologi di quest’ultima hanno affermato con molto piacere la nascita di questo progetto perché si collega a iniziative simili intraprese dalla Regione Liguria nell’ambito del progetto GIONHA e hanno dichiarato che questo progetto anticipa di 9 anni parte del contenuto della famosa normativa europea 20/20/20 sull’ambiente che entrerà in vigore appunto nel 2020.
(vedi articolo http://www.arpat.toscana.it/ )